Spettacoli

LA MOSCHETA
di Angelo Beolco detto Ruzante
adattato linguisticamente al padovano contemporaneo

Uno splendido classico del teatro italiano e veneto, troppo spesso relegato a testo di nicchia a causa della scelta del suo geniale autore: far parlare i personaggi nella loro vera lingua, il pavano (ovvero il padovano dei poveri, nel '500), lingua oggi per noi difficile da comprendere. Il PTP ha fatto una scelta chiara: vista la straordinaria grandezza del testo, abbiamo adattato il pavano di Ruzante al padovano attuale, d'altronde sono comunque due forme di veneto, non così distanti! I personaggi di Ruzante sono profondi, reali, estremamente attuali, così come le loro storie; il testo è divertentissimo e affogherà il pubblico nelle risate, ma non risate vuote, in quanto la satira sociale è feroce. Furti, tradimenti, travestimenti e continui tentativi di ciavare i propri vicini sono i protagonisti de La Moscheta, in una realtà veneta cinquecentesca che per molti versi sembra non essere cambiata, e in cui chi parla moscheto (ovvero raffinato, elegante) può sempre elevarsi ad un livello superiore rispetto al popolino che non sa parlare italiano.
La qualità del testo è incredibile, noi cerchiamo metterlo in scena riportandone in vita il vero spirito: le risate e lo stupore non mancheranno!




COSÍ É (SE VI PARE)
di Luigi Pirandello

In questo spettacolo, dramma filosofico tra i più noti di Pirandello, viene esposta una tesi che ha avuto ampia risonanza nel corso del Novecento, largamente esplorata in numerose opere letterarie, cinematografiche e pittoriche: ci riferiamo alla tesi riguardante l'impossibilità, o quantomeno l'estrema difficoltà, di attingere a una verità condivisa e definitiva. Chi vede agire gli altri e ne ascolta le intime narrazioni, sente il bisogno di delimitare tali azioni e discorsi all’interno di una cornice coerente, da far possibilmente coincidere con la propria visione di mondo, pena la frantumazione del reale in schegge prive di senso.
L'idea di regia che sta alla base del nostro allestimento ha lo scopo di sottolineare proprio questa necessità, l'automatismo di personaggi corrosi dalla curiosità, dal bisogno di scoprire l'altro e imprigionarlo in un quadro riconoscibile. I movimenti descritti sulla scena risultano quindi meccanicamente legati al morboso desiderio di scavare nel privato dei protagonisti, a costo di piegarne la volontà secondo i propri bisogni di verità.



I CORTI IRLANDESI
tratti dalle opere di Oscar Wilde, Samuel Beckett, James Joyce

In questo spettacolo vengono messi in scena 3 atti unici di diverso genere (brillante, drammatico, surreale), tratti dai testi di tre dei più importanti autori della tradizione irlandese: "Il delitto di Lord Arthur Saville" di Oscar Wilde, "Commedia" di Samuel Beckett e "I morti" di James Joyce. Un modo originale per approcciare una drammaturgia ricca di riferimenti simbolici e realistici.
È un lavoro che parte dall'idea di misurarsi con una tradizione, quella irlandese, che, seppur periferica, è molto più illustre di quel che si pensa.
È una vera e propria sfida, perché si tratta non solo di cimentarsi contemporaneamente con tre generi diversi di teatro, ma anche con orientamenti estetici e drammaturgici anch'essi differenti se non divergenti: dal “decadente” e chiacchieratissimo Wilde a quell'asceta disgregatore dell'Io e del Teatro stesso che è stato Beckett, passando attraverso Joyce, il grande indagatore dei meandri dell'inconscio.

Gallery


L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI EARNEST
di Oscar Wilde

Nato come uno dei tanti "Cambi dell'ora" dei ragazzi del Labor-attorio, data la splendida riuscita, gli stessi hanno deciso di riproporlo come spettacolo di repertorio. Un noto classico della commedia inglese, dal ritmo brillante e dalle briose battute, tra colpi di scena ed equivoci mirabolanti, portato in scena con l'entusiasmo dei nostri giovani.






ARSENICO E VECCHI MERLETTI
di Joseph Kesselring

Il Piccolo Teatro del Ponte si cimenta in un classico del teatro comico statunitense! Lo scrittore Mortimer Brewster scopre che le sue due amabili e anziane ziette "aiutano" quelli che affettuosamente chiamano i "loro signori" (in realtà loro inquilini) a lasciare la vita con un sorriso sulle labbra, offrendo loro del vino di sambuco corretto con un miscuglio di veleni, e che successivamente li seppelliscono in cantina con l'aiuto di uno dei fratelli di Mortimer, Teddy, che crede di essere Theodore Roosevelt.
Deciso a porre fine alla pazzia delle due zie e del fratello, Mortimer cerca di far internare Teddy in una casa di cura, ma i suoi piani vengono sconvolti dall'arrivo dell'altro fratello Jonathan, un efferato pluriomicida. Anche Jonathan, che è accompagnato dal suo fidato amico, il dottor Einstein, ha un cadavere di cui disfarsi e tenta di seppellirlo nella cantina, ma i anche i suoi piani salteranno per via dell'operato delle zie.
Una trama avvincente per una commedia ricca di colpi di scena e dal divertimento assicurato!



LA TUTELA
e
SUMA, CHE ASPETTA L'ONDA

Due atti unici inediti di Leonardo Bison

In una spiaggia simile a quelle in cui tutti noi abbiamo passato diverse giornate della nostra vita, un giovane autore della compagnia ci racconta due storie di uomini, o forse di eroi, o di pazzi, che sempre meno popolano questo mondo.
Tra spiazzanti avvenimenti che travalicano il confine del reale senza mai superarlo del tutto, i due atti unici ci pongono di fronte a dubbi e domande riguardo a cosa sia coraggio e cosa sia follia, a cosa sia giusto fare per il bene del genere umano, e all'ottusa indolenza dei nostri tempi.